lunedì 23 dicembre 2013

le impronte dei bambini /17 - regalo per babbo natale


e già, come si può non ringraziare una persona tanto generosa come babbo natale? 
per questo matteo ha pensato di preparargli un disegno (il biglietto sotto dice "lo ha fatto matteo per babbo natale, se lo può portare). un albero di natale atipico: con il tronco in alto e la stella in basso (non so perchè, mistero della fantasia) e pieno di regali ampiamente addobbati di fiocchi. campeggia accanto all'albero da qualche giorno, in attesa dell'equo scambio: tu dai una cosa a me ed io una cosa a te. favolosi bambini!

auguri a tutti!

venerdì 20 dicembre 2013

albero di natale da parete


una delle pochissime decorazioni di quest'anno è questo albero di natale da parete, realizzato per riempire uno dei tanti muri ancora immacolati di casa: va da pavimento a soffitto (sotto il soppalco) ed è largo proprio quanto questo pezzetto di muro destinato in chissà quale futuro ad accogliete una libreria.
e così armata di giornali, scotch, forbici, metro e cartoncini colorati mi sono messa con i bambini ad iniziare quest'opera: grande entusiasmo per un oggetto di queste dimensioni (circa 60 cm per 220 cm) e per il fatto di poter incollare le loro opere quasi sul muro!
abbiamo iniziato facendo palline ad acquerello, con i brillantini, con i pennarelli ma nei giorni le tecniche si sono arricchite di nuovi strumenti e idee, sperimentando anche qualche effetto 3D con i ventaglietti e le palline col nodino di lana. 
una cosa semplice, divertente per loro e dove l'abilità ha meno importanza della quantità!

martedì 17 dicembre 2013

le frasi che disarmano: la gentilezza e la durezza della vita

alcune fanno sorridere, altre emozionano, ma tutte sorprendono. certe frasi dei bambini, dette con una tale leggerezza e schiettezza da colpirti. oggi i miei figli me ne hanno dette ben due, una a testa.

pietro (2 anni e 10 mesi) è in una fase che definirei di "calibrazione del capriccio". inizia ad essere più cosciente e la comunicazione tra noi è più facile. come molti bambini, usa il capriccio per attirare l'attenzione, e per capriccio intendo anche lo sgarbo, il dispetto, i "si/no" ripetuti fino all'esasperazione. io con tanta pazienza cerco di non cadere nel tranello e avere con lui sempre un tono dialogativo, che non incastra e non sbotta (non sempre mi riesce ma il tentativo c'è). cerco di fargli capire che il sistema non è quello, tanto che nemmeno io lo uso, ma che c'è sempre spazio per dire le cose in modo chiaro e sincero. 
e così mi sembra che lui stia cambiando. continua ad avere momenti di ripicca, di messa alla prova, ma lo vedi anche fare un passo indietro, ritararsi, guardandoti negli occhi per cercare in te la conferma del suo sforzo. 
stasera, quando l'ho messo a letto, ha ricominciato a tossire parecchio. non riusciva a stare steso, così gli ho preso un cuscino più alto, gli ho preparato dell'acqua e zucchero e sono rimasta vicino a lui accarezzandolo. lui mi teneva la mano come facciamo sempre prima di dormire e a un certo punto mi ha detto con tono sereno: "mamma, è bello essere gentili"
non so bene perchè, ma non ho pensato che si riferisse solo alla mia chiamiamola gentilezza di quei momenti, ma alla sua anche. alla sua docilità nel godersi quella gentilezza, e quindi alla sua potenziale gentilezza in generale. perchè per essere "gentili ", d'animo, bisogna saper apprezzare la gentilezza degli altri, la cura che hanno per noi. questa frase, piazzata così nel silenzio e semplice come poche, mi ha dato la misura di quello che io e pietro ci stiamo scambiando. perchè la gentilezza che sto cercando di trasmettergli non è la gentilezza nel dire le cose o la gentilezza della forma, ma piuttosto una cura, una morbidezza, la capacità di fidarsi e di accogliere. e adesso credo che sto riuscendo a farlo. ne sono felice. 

matteo (4 anni e 10 mesi) oggi torna da scuola emozionato dalle palline di natale che aveva preparato al laboratorio di pittura. aveva deciso di attaccarle all'albero di carta che stiamo preparando (di cui spero di riuscire a mostrarvi l'esito ma un pezzetto lo vedete anche qui su). per questo motivo mi ha chiesto subito la colla ma quando ha capito che pietro stava dormendo mi ha detto che per prima cosa voleva mettersi a fare altre palline, perchè effettivamente pietro in momenti del genere, dopo un pò, gioca al disturbatore, come è ovvio essendo piccolo. 
sapeva già tutto, come le voleva fare, cosa gli serviva per farle. quindi io mi sono ritrovata ad eseguire semplicemente le sue richieste  dandogli gli strumenti che mi chiedeva e ad osservarlo nella grande precisione e concentrazione che metteva nello svolgere quell'attività. 
a un certo punto lui stava mettendo i brillantini su una di queste palline. metteva la colla poi versava un pò di brillantina, toglieva l'eccesso ripiegando il foglio per far cadere i brillantini in un contenitore e non sul tavolo. poi metteva la colla negli spazi rimasti vuoti e ripeteva l'operazione, con grande dovizia e si intravedeva anche una certa fierezza. 
tant'è che, parlando tra sè e sè, l'ho sentito dire: "eh, la vita è bella... ma è dura!" e questa frase mi ha fatto sorridere: orgoglioso della sua capacità, sentiva di avere questa grande responsabilità, di portare avanti un lavoro impegnativo per lui come quello, ma assolutamente capace di farlo. 

alla fine in questi momenti che durano pochi secondi, il tempo di pronunciare due o tre parole, si ritrova il senso di quello che ci diciamo con i nostri figli. momenti in cui possiamo vederli nella loro profondità, una profondità molto semplice.

domenica 15 dicembre 2013

l'attesa del natale...senza tempo



sono giorni in cui il tempo manca continuamente, tra ricadute di tosse, grandi che si ammalano e tentativi di portare a termine alcuni regali per natale fatti in casa...
matteo prepara il suo regalo per i nonni (un ragno) e la carta per impacchettarlo, mentre io ancora non ho capito la questione regali come andrà a finire!
e voi? siete pronti?

lunedì 9 dicembre 2013

albero di natale con i rametti

era da tempo che desideravo farlo... su internet se ne vedono moltissimi e tutti belli. così una volta che mi sono trovata in un bosco di pini dopo un vento forte e a terra era pieno di rami spezzati non ho potuto fare a meno di raccoglierli. e in questi giorni dedicati alle decorazioni (a farle o ancora a pensarle, come me!) li ho ripescati, non sapevo ancora come comporli o decorarli, non avevo un'idea. così li ho appoggiati sul pavimento, ho cercato i più lunghi e i più corti, ho immaginato una stella e, posizionato il tutto, ho legato. non mi diceva granchè, non sapevo come arricchirlo. poi sono saltate fuori - dai vari rovistamenti frenetici negli scatoloni da parte dei bambini - queste sagomine in feltro regalatemi un pò di anni fa e che sull'albero non mi avevano mai convinto troppo. qui mi pare che abbiano trovato un bel posto...


non è perfetto, anzi. le legature si vedono, è tutto fatto un pò grezzo ma non mi dispiace così.
adesso devo trovare il tempo di pensare a qualcos'altro, dato che abbiamo fatto solo l'albero e la "vuotezza" a questa casa, per questo natale almeno, vorrei sottrargliela!

venerdì 6 dicembre 2013

per natale regaliamo il fatto a mano (my handmade wishlist /4)

per fortuna ieri sono tornati a scuola! ben tredici giorni di clausura forzata e malumore vario perchè non stando bene erano meno...per così dire...duttili...!
comunque è quasi andata, ancora un pò di tosse ma il pediatra mi ha dato il via libera ed io l'ho accolto con entusiasmo! mi sento sempre un pò carogna a parlare così di quei due angioletti che stavano pure male, ma sentire chiamare"mamma" ogni 20/40 secondi per tredici giorni di fila senza nessun aiuto/interruzione (perchè mai come in queste 2 settimane armando è stato impegnato con il lavoro e mia madre temeva i virus) è davvero alienante. 
e ieri è stata pure una gran bella giornata! c'era il sole, armando non è andato allo studio e così siamo usciti e abbiamo fatto un giro in una favolosa (è il caso di dirlo!) libreria, per bambini ma in fin dei conti anche per grandi, perchè tutti i loro prodotti sono belli e basta, talmente belli da esserlo per tutti. si chiama l'ibrido e se capitate a napoli dovete assolutamente passarci. 
abbiamo comprato qualche regalo di natale per i bimbi e poi siamo andati a pranzo in una trattoria lì vicino. proprio una mattinata rigenerante!
ma tornando all'argomento del post, le mie ricerche questa volta mi hanno portato verso la carta, lo scrivere, il leggere. 
  • carta

1. segnalibro di pensierisott'acqua. è molto carino anche il suo blog, si chiama 5pescirossi...
2. adesivo da auto  di progettincorso
3. segnalibro di allegro brillante. tutti i pezzi sono tratti da giornali antichi. questo in particolare è del 1880!
4. quaderno di aaalegatoria. di tutti i suoi prodotti mi sono piaciute molto le cuciture
5. quaderni di quelledue. timbrati a mano con timbri intagliati stesso da loro

guardate anche i post di silvia, di mammapiky e di adriana (kid's modulor) questa settimana sull'arte, le decorazioni natalizie e i giochi!

lunedì 2 dicembre 2013

tags natalizie

l'ultima settimana è stata abbastanza complicata e faticosa e per questo sono stata un pò lontana dal computer: tutti e due i bimbi a casa con febbre e tosse asmatica...inutile dire che neanche le notti sono di tregua...
ho letto rapidamente nei pochi momenti liberi gli ultimi post dei blog che seguo (non riuscendo sempre a commentare, ahimè) e nel pochissimo tempo ho cercato di infilarci anche mezz'ore di lavoro a delle idee che sto approntando per natale, regali in autoproduzione di cui, passate le feste, racconterò (adesso rischierei di rovinare la sorpresa).
ma approfitto delle mie fatiche natalizie per condividere con voi delle tags che ho preparato.


spero possano servirvi e soprattutto spero che la qualità in stampa sia decente. se così non fosse fatemelo sapere e vedo di caricare un'immagine migliore.
spero di arrivare pronta per il post di giovedi sull'handmade wishlist...'sta tosse dovrà passare...

mercoledì 27 novembre 2013

ancora...per natale regaliamo il fatto a mano! (my handmade wishlist/3)

spero che non vi siate stancati di questo appuntamento, perchè io ci prendo sempre più gusto. cercare "cose belle", adatte per un pensiero natalizio e quindi semplici, idee artigianali fuori dal comune per un regalo divertente e assolutamente equo, mi piace. nei miei giri per internet adesso c'è anche questa voce tra le cose su cui "ricercare" e oltre a guardare con più attenzione il lavoro di creative/i che già conosco ne scopro sempre di nuovi ed è bellissimo sapere quanto spazio viene dato alla creatività manuale oggi. mi dà fiducia!

ecco le mie proposte di oggi

  • per la casa


1. vaso da parete e tazza di pauta pot. una ragazza della provincia di torino, simona rivoira, che lavora la ceramica in modo eccezionale! visitate anche il suo sito, troverete cose bellissime!
2. sottobicchieri di hipstapasta. si tratta di una coppia che realizza anche bellissimi piatti in vetro retrolaccati, tutto fatto a mano ovviamente! qui anche la loro pagina facebook
3. strofinaccio da cucina molto trendy, come è nello stile di elisabetta e roberta di dettagli. hanno una linea assortita di altre fantasie tutte bianco&nero.

che ne dite?

lunedì 25 novembre 2013

spunti per le decorazioni natalizie a portata di bambini

l'aria natalizia si comincia respirare, è arrivato anche il freddo a ricordarcelo. 
da quando ci sono i bambini la voglia di decorare casa è grande, perchè adoro vederli stupiti ed eccitati! e così...ho preso molte idee e spunti, anche se ancora non so quando si comincerà da queste parti... 

proprio con l'idea di poter coinvolgere i bambini il più possibile nella creazione, ho cercato cose in cui il loro aiuto potesse essere sostanzioso o, altrimenti, che la lavorazione fosse facile e divertente per loro da seguire.
ho trovato...

 questo progetto di assemblaggio, che mi sembra divertente da far dipingere e montare a loro.



questo alberello con i pezzi cuciti a macchina, che ho pensato di modificare pre-forando il cartoncino e far infilare a loro uno spago. avevo pensatodi fare anche una ghirlanda in questo modo.


l'alberello coi rametti mi ha sempre attratto, e dato che l'ultima volta che siamo stati in campagna ne abbiamo raccolti un pò, penso che lo farò...


 il fascino delle piegature....



anche questo è carino, perchè mostra come dalla semplice carta (o meglio cartoncino) può venire fuori una figura che si regge in piedi


questo bigliettino di auguri mi piace un sacco. anche qui c'è la tecnica del pre-foraggio e dell'infilo, qui con la lana.


stupendo alberello con lo scotch da mettere sulla finestra...



diversi tipi di alberelli, leggermente più lavorati ma fattibili. ...tutto dipende da quanto riescono a stare concentrati!


queste le trovo molto carine, e se gli si segna sul caroncino la lunghezza delle diverse strisce, loro le tagliano e noi le attacchiamo


super semplice e bello. bastano delle lucine e un pò di cartone...

ora vediamo che cosa riusciamo a fare qui...

venerdì 22 novembre 2013

per natale regaliamo il fatto a mano! (my handmade wishlist /2)

siamo al secondo post sulle proposte per i regali di natale hand made, e nel frattempo si è aggiunta anche mammapiky con i suoi suggerimenti (tema il feltro e i biglietti d'auguri). silvia invece questa settimana propone bambole e accessori ecologici. mi sembra che tutte insieme stiamo dando un bel ventaglio di possibilità!
io oggi vi segnalo un pò di accessori al femminile.
  • accessori femminili

1. collana in lana di Ylleanna alias anna nuvoloni. seguo il suo shop su etsy da parecchio e tutte le sue creazioni sono bellissime. da poco ho scoperto che ha anche un blog
2. porta i-pad di diana. del blog mamma190, di cui ho già inserito la scamiciata per bimbe nel post precedente
3. orecchini a lobo in legno e carta di ilaria ciancio (360° creazioni artigianali). le sue creazioni spaziano dagli orecchini, alle collane, alle ciotole, tutto con materiale di riciclo
4. orecchini in rame e paiettes di claudia dall'agata di artefatti. al momento lo shop non è aggiornato ma se vi fate un giro sul suo blog e trovate (certamente!) altre cose che vi piacciono potete contattarla per mail a clod.artefatti@gmail.com
5. collana di stoffa di elena terenzi (mo-stracci). nel suo shop troverete anche molto altro...soprattutto mostri!


ricapitolando le segnalazioni fino ad oggi:

1. il bosco +  accessori femminili (silvia/mammabook)
2. bimbi/ da indossare (ioimparoconlafelicità)
3. bambole + accessori ecologici (silvia/mammabook)
5. accessori femminili (ioimparoconlafelicità)

mercoledì 20 novembre 2013

upgrade del calcio balilla fai da te + 1 premio a questo blog!


da una bella idea di francesca (fioriintesta), ho dato il tocco finale al nostro calcio balilla. vi ricordate che mancavano le reti delle porte? la sua idea era di utilizzare la rete delle arance, io ho usato quella delle patate, ma il risultato mi pare buono lo stesso.
ho tagliato dei rettangoli grandicelli e li ho spillati brutalmente al cartone... e adesso la pallina non va più via!

la seconda parte di questo post è invece dedicata a ringraziare farfy farfuglia che ha menzionato questo blog tra gli 11 che preferisce. a lei dico: grazie di aver pensato a me! in assoluto dico che questi premi mi sembrano un pò delle catene di sant'antonio... è molto impopolare quello che penso?
comunque voglio fare onore a colei che ha deciso di premiare questo blog rispondendo alle 11 domande di rito. le sue sono:

qual'è il tuo capo preferito?
tra l'abbigliamento propriamente detto, direi golf o magliette ma in assoluto amo le borse!

cosa pensi la mattina appena sveglia?
che purtroppo mi dovrò alzare a brevissimo...

il primo aggettivo che ti viene in mente pensando alla persona che ami? (che può essere mamma, figlio, compagno..)
loquace (pensando ai figli e al compagno)

quale colore non indossi mai?
il fuxia, o come dice un nostro amichetto il "fuffica"

sei mai stata in campeggio?
premettendo che non sono una campeggiatrice, sono stata in campeggio sia su terra ferma che sul gommone in mezzo al mare, con l'igloo montato sul prendisole... fantastico!

quando arrivi nel posto dove trascorri le vacanze che fai per prima cosa?
vado in giro e mi guardo intorno

il tuo disastro culinario peggiore?
una ricetta che forse mi ricordavo male, una specie di sformato di pane, latte e uova...immangiabile. 

ti prendi cura dei tuoi piedi in modo particolare?
ah! un tempo. adesso in modo particolare non mi prendo cura di niente. cerco di stare bene col il poco tempo che ho a disposizione

che rapporto hai con i tuoi armadi?
cerco sempre di tenerli ordinati ma non ci riesco...

ti piace la pioggia? perchè?
se sto al chiuso mi piace molto, perchè mi piace guardare attraverso. se invece devo uscire non tanto, perchè odio l'umido e mi si arricciano i capelli...e come dicevo prima raramente ho il tempo da rubare per una rapida "messa in piega"...

domenica 17 novembre 2013

salvadanaio fai da te


gli altri o si sono rotti perchè di ceramica oppure erano a lattina, e il nostro gioco preferito - metti e togli le monetine, conta (o meglio fai finta di contare), falle ruotare, correre, girare, era impraticabile. e allora... facciamoci un salvadanaio a misura delle nostre necessità.

occorrente:
  • 1 scatolino di latta con coperchio di plastica (tipo quelli del dado granulare o del caffè) 
  • taglierino per forare il tappo
  • carta adesiva colorata, per rivestire

e adesso se cade non si rompe nè si apre (come una scatolina di cartone che avevamo adottato in un momento transitorio) e possiamo riempire e svuotare tutte le volte ci va!

venerdì 15 novembre 2013

per natale regaliamo il fatto a mano! (my handmade wishlist /1)

questa bellissima idea è di silvia che con il post my handmade wishlist ha dato il via. io la adotto in pieno: pubblicheremo ognuna sul proprio blog una serie di idee-regalo, per i piccoli e per i grandi, rigorosamente hand-made (italiano! come specifica lei)
come avrà capito chi segue questo blog, le cose fatte a mano mi piacciono proprio tanto, perchè racchiudono la personalità e la passione di chi le crea. ma particolarmente in questo momento economico difficile penso che decidere di rivolgerci a chi arranca ma continua per passione (perchè l'artigianato difficilmente rende ricchi!) piuttosto che ai "grandoni" sia un gesto giusto e di cuore. senza contare che forse la specialità di un regalo può stare proprio nella sua "rarità" e nella ricerca che si fa per trovarlo.

eccovi le mie proposte di oggi:

  • bimbi / da indossare

1. cappello rana verde in lana di MiVà, dove Mi è Michela, e Và è Valeria del blog Verdi&Blu, purtroppo in fase di fermo da un pò ma speriamo che il tempo ritorni!
2. scamiciata - grembiulino di diana, del blog mamma190, eccezionalmente brava secondo me!
3. maglietta con mantello di flavia di lemacchinine. io ne ho comprate due quest'estate, a mezza manica: una con il leone, come in foto, un'altra con la volpe, e quando i bimbi le mettevano dicevano a tutti che adesso avevano le capacità di quell'animale! le magliette sono serigrafate a mano e il mantello è cucito artigianalmente.
4. t-shirt "filastrocca corta e matta" dipinta a quattro mani da federica di Minimanieio e la sua bimba 4enne.

spero che quest'idea vi piaccia e vi sia utile. e magari partecipate anche voi... 

lunedì 11 novembre 2013

calcio balilla fai da te


matteo ama il calcio. da quando era piccolissimo la palla è il suo gioco preferito e se c'è una palla in giro è certo che un calcio ben assestato le arriverà: non se ne può fare a meno! questo nonostante in casa non gliene sia fregato mai niente a nessuno, fino ad ora... perchè è chiaro che se un figlio mostra una propensione, tu la assecondi e quando lui scopre eccitato che si può giocare a calcio anche girando manopole, che fai? non volendo comprare un calcio balilla dimensione standard, provi a costruirne una miniatura insieme a lui.
e così è nato il nostro 'calcio balilla fai da te', dopo un week end passato a giocare con quello vero a casa di un amico, matteo mi chiede: mamma, ne facciamo uno noi?
mi fa tenerezza che mi reputi sempre capace di esaudire i suoi desideri con il fatto a mano... io cerco finchè posso di non infrangere questo sogno!

per realizzarlo abbiamo usato:

  • 6 mollette di legno 
  • 1 scatola alta un pò di più di una molletta
  • 4 bacchette di legno (le nostre sono quelle di certe stampelle che si erano rotte)
  • pittura verde
  • carta adesiva bianca
  • carta adesiva colorata
  • pallina

mentre matteo dipingeva le mollette con un pennarello, io ho forato i lati della scatola con la punta di una matita facendo attenzione all'altezza dei buchi e a farle alla stessa distanza in modo da non avere le bacchette storte.
poi ho tagliato con il taglierino i due rettangoli per le porte. non ho staccato completamente il cartone perchè volevo attaccarci della plastica per fare in modo che ad ogni gol la pallina non scappasse chissà dove, ma poi la brama di giocare ci ha fatto interrompere la costruzione dei dettagli!
matteo e pietro con il pennello hanno dipinto il campo e quando si è ben asciugato abbiamo applicato le strisce di carta adesiva per delimitare le aree (ho dovuto guardare l'immagine di un campo di calcio, perchè non sapevo da dove iniziare!).
finalmente abbiamo potuto infilare le bacchette nei fori, pinzarci le mollette e, in ultimo, ho fatto dei manicotti di carta adesiva colorata perchè le nostre bacchette non avevano un bordo rifinito.



chiaramente la serata l'abbiamo passata a giocare, e chi vinceva?

aggiornamento: qui ho finalmente applicato anche le reti alle porte (con la rete del sacco di patate)

venerdì 8 novembre 2013

partiamo con rodari!

se ci riesco, vorrei scrivere un post monografico su gianni rodari. è da parecchio che ci penso, ma ci vuole il tempo che per adesso non ho avuto.
intanto inizio con questo libretto molto carino, "i viaggi di giovannino perdigiorno", che qui da noi ha avuto un grande successo. è edito da einaudi e le illustazioni appropriatissime sono di desideria guicciardini
si tratta di storie in forma di filastrocca che raccontano i fantastici viaggi di giovannino perdigiorno sul pianeta di cioccolato, sul pianeta senza sonno, in quello senza punta, o dagli uomini di carta, di gomma, di sapone e in molti altri luoghi straordinari in cui l'immaginazione è la padrona assoluta ma, come sempre capita con rodari, i risvolti tendono molto più in là, liberarsi dalle convenzioni e approcciare al mondo con allegria.



chi è giovannino perdigiorno?


giovannino perdigiorno
è un grande viaggiatore,
viaggia in automobile, 
in moto, in ascensore,
viaggia in monopattino,
a piedi, in aeroplano,
viaggia in dirigibile,
col carrettino a mano
con il treno diretto
e con l'accelerato,
ma un paese perfetto 
non l'ha ancora trovato

(la canzone di giovannino perdigiorno - da 'i viaggi di giovannino perdigiorno')


è un periodo che matteo ha una grossa passione per le parole. nonostante nessuno cerchi di insegnargli di più di quello che compete alla sua età, lui è molto incuriosito dalla scrittura, dalle lettere e anche proprio dal suono delle parole. mi chiede spesso cose tipo "mamma, ma gatto finisce con la T?" o fa scoperte come "mamma, mamma inizia con la M, come matteo!" e poi con le parole ci gioca. credo che faccia parte dell'età, inventare suoni e cose del genere, e lui si diverte anche a creare rime o mini filastrocche. è per questo che questo libretto mi è sembrato proprio adatto alla situazione.
avevo provato a leggergli rodari già un pò di tempo fa ma forse era troppo piccolo, oppure il testo che avevo scelto ("il libro dei perchè") non adatto. 
sono contenta quindi di poter dire che con questo mini libretto anche noi siamo entrati nel fantastico mondo di rodari!

martedì 5 novembre 2013

le impronte dei bambini - 16/52 - quando si vola troppo in alto


capita, quando si vola troppo in alto, di non riuscire più a tornare giù. 
questo è quello che è successo all'omino di gomma blu. gli piaceva volteggiare per aria, fare salti lunghi e voli arditissimi verso il cielo e si beava tra le risate e il tifo da stadio che i suoi amici nanetti riservavano ad ogni sua esibizione.
ma purtroppo un giorno ha osato troppo, il cielo l'ha toccato (è arrivato ai quasi 5 metri del soffitto) e non è più sceso. la sua testina gommata ha trapassato l'intonaco e adesso vive lì, sopra le nostre teste. a nulla è valso aspettare che scendesse (io pensavo che fosse quella sostanza appiccicosa della gomma a tenerlo incollato, e che quindi dopo qualche ora sarebbe ricaduto giù), e d'altra parte sarebbe un lavoro da ponteggio andarlo a recuperare. i nanetti lo guardano divertiti, e lo mostrano a chi viene a trovarci come un trofeo della loro abilità di lanciatori. c'è addirittura chi ha pensato che fosse un avanzatissimo microscopico sistema di illuminazione.... alla fine adesso anche lui fa parte dell'arredamento!

giovedì 31 ottobre 2013

nuovi arrivi a casa mia

ben due in due giorni, sono emozionata!
il primo è un quadro, il primo quadro d'artista comprato in vita mia. vi ricordate il post che scrissi su quella pittrice che dipingeva sui fogli di libri antichi, lisa occhipinti? ecco, è suo! 
mi sono informata scrivendole una mail per capire intorno a che cifre si aggiravano le sue opere e capire se potevo permettermi qualcosa. tra quelle compatibili con il mio budget ce n'erano tre che mi piacevano (trigger, realease e part one life) ma i primi due erano appena stati venduti, quindi la scelta è stata più facile!
ha impiegato un pò ad arrivare dagli stati uniti, ovviamente per colpa delle poste italiane perchè alla dogana è arrivato in 7 giorni, poi da milano a qui c'ha impiegato 26 giorni! non vi racconto dell'ansia che avevo e delle telefonate bisettimanali che facevo in dogana (scoprendo dopo due settimane che parlavo con l'ufficio "raccomandate" e non "pacchi", e questi non mi avevano detto niente!).
comunque, adesso è appoggiato temporaneamente su un mobile in attesa di trovare il suo posto. non sarà facile decidere, le pareti sono tutte indistintamente vuote e giganti e lui è una tela 30x30... quasi ogni mattina lo sposto qua e là per farmi un'idea e mi domando: lo metto in una parte più vuota o dove già si è creato un angoletto, come questo? che mi consigliate voi?




il secondo arrivo è uno scuro antico. l'ho recuperato da una signora che, per me follemente, stava buttando tutti i vecchi infissi di casa. ce n'erano una decina, ma date le dimensioni (230 x 60cm) mi sono limitata a prenderne uno, anche perchè ancora non sapevo bene che farci. adesso ho deciso che diventerà il mio piano di lavoro per tutte le attività non legate al computer, in uno spazio davanti camera nostra già pensato per essere un piccolo laboratorio. ci poggerò su una lastra di plexiglass per appianare i dislivelli delle cornici e come piedi l'idea sarebbe farmi fare dei semplici riquadri di ferro ma penso che per ora ci metterò dei cavalletti e poi si vedrà.


già sono felice che piano piano, cercando proprio quello che ci piace, la nostra casa prende forma!

lunedì 28 ottobre 2013

un anno da blogger

un anno di blog, di conoscenze, di piccoli regali, di ispirazioni e anche di sostegno e consigli. è stato un anno di condivisioni e partecipazione, tutte cose che da un mondo virtuale non ci si aspetta così concrete e forti. davvero non ce lo si aspetta. 
prima di aprire questo blog girovagavo molto su internet e la sensazione era di un mondo fantastico dove ci si poteva "facilissimamente" nascondere. pensavo che un viso, lo spazio quotidiano, i toni della voce, fossero la sostanza per conoscere qualcuno, e anche per farsi conoscere. ma ho scoperto che non è così. l'essenziale è invisibile agli occhi, ha ragione Saint Exupery e anche silvia che lo ricorda proprio riguardo alla conoscenza in rete.

vi ringrazio tutti, voi che siete solo passati, che siete passati e restati, che partecipate con entusiasmo alle mie scoperte o che addirittura mi avete premiato. avete fatto si che questo blog avesse un senso, che la mia voglia di provarci avesse un senso. 

grazie!


sabato 26 ottobre 2013

il ritorno

mentre lo accompagnavo a scuola, ieri pomeriggio, con la borsa, il sacco a pelo e un travestimento da iron man (per difendere tutti dai fantasmi e dalle streghe), matteo mi ha detto "certo, peccato che non potevate venire pure voi, mi sarebbe piaciuto....". qualche attimo di silenzio che appositamente non ho riempito per aspettare che trovasse lui una soluzione. ed è arrivata: "però sai mamma, ho capito che così imparo a dormire da solo".
rasserenati siamo arrivati alla meta. già per le scale del palazzo si respirava un'atmosfera di mistero, con piccole candele ai lati dei gradini e poi la porta di ingresso coperta da un sipario nero e arancione zucca, matteo ha detto "forse ho un pò paura!". ma questa paura è durata quella frazione di secondo: il tempo di entrare, trovare la maestra e un altro amico che si stava travestendo... e via, corre in giardino quasi senza salutarmi.
io resto a chiacchierare qualche minuto con una delle persone che sarebbero rimaste lì, mi spiega quello che avrebbero fatto fino a sera (giochi di ricerca di fantasmi, streghe e anche draghi!) e che in genere si finisce per andare a dormire piuttosto tardi. mi dice anche che se le fosse riuscito mi avrebbe chiamato verso le undici.
torno a casa, dove il piccolo pietro aveva smesso di piangere per il fratello andato via senza di lui e abbiamo cominciato il nostro pomeriggio di gioco. mi ero ripromessa, insieme ad armando, di fare in modo che anche per pietro quel pomeriggio fosse speciale dedicandoci completamente a lui, cosa che non succede mai dato che con la presenza di matteo soffre di un'attenzione parziale. trascorriamo le ore a giocare, puzzle, pista dei treni, quattro o cinque storie, palla. ceniamo, lui va  a letto e a un certo punto mi accorgo che si erano fatte le undici, che quindi avrei potuto ricevere una telefonata dalla scuola, ma mi sono resa conto che non ci facevo molto affidamento. mi sarebbe più piaciuto parlare con lui, ma non mi interessava molto sapere che stava giocando e stava bene, già lo sapevo!

stamattina è andato armando a prenderlo. aveva dormito poco e non molto bene. è arrivato a casa comunque contento, senza i capricci soliti da stanchezza. era stonato, si vedeva, ma mi ha raccontato con entusiasmo quello che avevano fatto. che in giardino avevano trovato degli occhi di drago e che poi i fantasmi se li erano mangiati. che aveva visto una strega. che c'erano dolcetti a forma di fantasma. che avevano mangiato le polpette. che aveva dormito vicino alla sua amica francesca. che avevano letto una storia ma che lui non riusciva ad addormentarsi. che si è svegliato per primo ma la maestra era già sveglia perchè era rimasta in piedi tutta la notte per sorvegliarli (...). che poi si è svegliata chiara e hanno chiacchierato senza svegliare gli altri e hanno chiesto se potevano alzarsi per andare a giocare.

credo davvero che questa esperienza lo abbia fatto crescere, lo posso dire già da oggi. come ha reagito alla mancanza di sonno (che in genere è una sciagura!), come ha gestito i litigi col fratello. credo che sia contento. che si senta più forte. e mi fa un'immensa tenerezza pensare che davvero lui credesse di non riuscire a dormire senza di noi!

giovedì 24 ottobre 2013

a piccoli passi

lui è contento, anzi contentissimo. ed anche io per lui, sono emozionata: penso alle cose che dovrà portarsi, e anche a quelle che non porterà, perchè le nuove esperienze secondo me vanno un pò vissute per come sono, con qualche differenza rispetto alle abitudini, in grado però di mostrarti modi nuovi di vivere un momento. e questo significa apertura, crescita.
domani matteo dormirà a scuola. ogni anno, per il gruppo dei più grandi, organizzano delle notti a scuola, per natale, per la primavera. quella di domani sarà per halloween: nel pomeriggio prepareranno le zucche e all'imbrunire si inventeranno qualche gioco pauroso da fare in giardino, qualche fantasmino da aspettare...
è la prima volta che ha deciso di partecipare, le altre vedevo che era combattuto e alla fine optava per il no. ma questa volta è stato convinto, con quel SIIIII aperto ed entusiasta con il quale mi ha annunciato la decisione. 
ed io sono emozionata, davvero emozionata. per lui e per me. perchè è la prima volta in quasi 5 anni di vita insieme, che ci separiamo una notte, e quindi questa non può che essere un evento. anche perchè è lui che lo ha scelto, è pronto ad allontanarsi, e anche questo segna un passaggio. e mi piace l'entusiasmo con cui lo fa, l'assenza totale di titubanza, nonostante non più di quattro mesi fa fosse così combattuto, al punto poi da rinunciare. non mi ha fatto neanche una domanda che potesse nascondere qualche remora (tipo "potrò avere il biberon prima di dormire?", rito a cui è molto legato - ...eh si, ancora biberon!). il giorno della "decisione" mi ha solo detto "sai mamma, le altre volte non volevo andare perchè non ero sicuro che poi mi venivi a prendere! adesso invece lo so, e so anche che posso farcela a dormire senza di te, papà e pietro".
e stasera, che tutto si fa più imminente, mentre lo coccolavo sul divano guardandoci un pò di tv, mi chiede "domani ti mancherò?". e poi a letto, prima di iniziare a leggere la favola, sentenzia al fratello "guarda pietro che domani io ti mancherò, perchè non dormo qui".
eh si, mancherà a tutti! ma si divertirà tanto e sarà un'esperienza irripetibile per lui, per il significato e per la mancanza del biberon!

mercoledì 23 ottobre 2013

ritratto di animale / collage geometrici


animali messi in posa per un ritratto, un bel primo piano da incorniciare.
i collage mi sono sempre piaciuti e dopo aver visto queste illustrazioni di rebecca elliott mi è venuta voglia di provare con i bambini. ho ritagliato le varie parti per comporre il volto e poi insieme a loro le ho assemblate. la cosa divertente è stata che matteo riconosceva le forme geometriche, cerchio, triangolo, il trapezio che era "un rettangolo un pò storto", e quando ha visto cosa componevano è rimasto stupito. questa è stata la cosa che mi è piaciuta di più di questi disegni: che sono composti da astrazioni geometriche, che ogni parte è realizzata dalle forme di base.




mi sa che ne farò degli altri....

domenica 20 ottobre 2013

i cavalieri del congiuntivo

è il primo post che scrivo su un libro, e per di più un libro che non conosco. è un libro per bambini, un romanzo, che ho scovato nei miei "entropici" giri in rete, e credo che piacerebbe moltissimo anche a me. 
voglio ricordarmi di proporlo a matteo quando sarà tempo, ma credo che intanto lo leggerò io!
si intitola "i cavalieri del congiuntivo", di erik orsenna. qualcuno di voi lo conosce?
ho letto una recensione di leonatta bentivoglio sul sito ilmiolibro che mi ha fatto venire una gran curiosità. l'idea di personificare la grammatica della nostra lingua la trovo divertente e genialoide...
vi riporto qui l'articolo che si intitola "come alice nel paese della grammatica"

di Leonetta Bentivoglio, la Repubblica, 25/10/2004
Maledetti Congiuntivi: nemici dell'ordine, attraversano il testo come viaggiatori inarrestabili. Gli Infiniti, all'opposto, soffrono d'immobilismo. I Condizionali non fanno che costruire ipotesi senza affermare mai quello che pensano, mentre gli Imperativi, essendo categorici, passano il tempo a bisticciare.
Erik Orsenna, lo scrittore francese che si rivelò con il bestseller La grammatica è una canzone dolce, punta di nuovo a rivendicare la forza dell'architettura verbale e narrativa come strumento di comunicazione vivo e vero, al di là dell'arido tecnicismo in cui l'ha relegata l'insegnamento scolastico.
Anche in questo suo ultimo romanzo, dove i richiami a La Fontaine s'intrecciano a un omaggio al Petit Prince di Saint-Exupéry talmente esplicito da sembrare una parodia, la grammatica diventa un gioco che respira e le regole s'incarnano in creature attive e impertinenti. La protagonista è la stessa del libro precedente: l'intrepida Giovanna, ragazzina animata, come Alice, da una curiosità che schiaccia la paura.
Stavolta il suo viaggio sull'isola del Congiuntivo, controllata dal brutale dittatore Necrode, corre tra le insidie delle parole e il glorioso piacere della loro conquista. Dopo un intreccio esuberante di avventure, l'esploratrice giungerà a capire che la ricchezza del mondo si riflette, borgesianamente, in una biblioteca immensa e generosa di scoperte.

sempre in rete ho trovato una frase tratta dal libro, che mi sento di condividere a pieno:

"abbiamo bisogno di dormire per dare abbastanza spazio al sogno"

io sento continuamente il bisogno di evadere, di esplorare idee, di perdermi un pò nei pensieri e la vita ordinaria è piuttosto in conflitto con una necessità come questa. è per questo che mi piace dormire, penso. non un desiderio di non fare, ma il desiderio di non fare di fretta, di vivere quel ristretto momento della giornata in cui il sogno e la realtà sono perfettamente abbinati, senza compromesso.

lunedì 14 ottobre 2013

come si addormentano i bambini?



verso le nove di sera ci ritroviamo nella loro stanza, con una piccola lucina accesa a leggere una storia. una volta la sceglie il piccolo, una volta la sceglie il grande, e le pagine scorrono tra domande (a volte inerenti, a volte no) e soste sulle illustrazioni, di cui loro scorgono anche i dettagli. 
questo credo sia nella norma, e a casa nostra va così da quando il piccolo dorme in stanza con il grande (oramai un annetto abbondante) ed è in grado di seguire un racconto.
quando il libro si chiude c'è ancora qualche istante di svariate riflessioni su ciò che è stato appena letto (tipo mamma ma forse il lupo non era cattivo: era solo arrabbiato, ...certe come questa ti danno veramente da pensare!)
dopodichè ... ... da noi succede che non si può uscire dalla stanza finchè non si sono addormentati
premetto che non sono mai stata favorevole alle teorie tipo "lasciali piangere che prima o poi si stancheranno". da quando matteo era minuscolo, il sonno è sempre stato accompagnato da storie, canzoni o carezze. sono convinta che addormentarsi per un bambino possa non essere un'esperienza tranquillizzante, almeno quando è molto piccolo, e che debba essere un momento preceduto da rilassatezza e non da stress, paura o tristezza. però... ci dev'essere un "però" in queste mie convinzioni, che forse non riesco a vedere.
ho provato più volte a introdurre un modo diverso (favola + 5 minuti per dissertazioni varie + bacio + saluto) ma non c'è verso: escono fuori la paura del buio (anche se non è buio!), i da solo non mi viene il sonno,  oppure i giochiamo finchè qualcuno non torna
e così trascorriamo (noi grandi, a turno) quarti d'ora di immobilità, a volte con sottofondo di canzoncina (ma solo se è il turno di mamma che ne conosce un sacco) e sempre tenendoci per mano, infatti ho dovuto mettere la poltrona tra i due letti, per evitare di stare con la faccia schiacciata sulle ginocchia e le braccia divaricate per tutti quei quarti d'ora!
ora, poichè è davvero un piacere il momento della storia e delle loro strampalate riflessioni, ma davvero una tortura stare immobili nella penombra senza potersi muovere più di tanto (al massimo una sgranchita di ginocchia), mi chiedo: fino a che punto sto agendo bene? sto davvero aiutandoli perchè hanno ancora bisogno di compagnia per dormire?, oppure sto soltanto alimentando un vizio? 
credo che la cosa che mi può indurre in errore è il fatto che mentre matteo ha 4 anni e mezzo, pietro ne ha solo 2 e mezzo, e quindi dentro di me penso che lui ne abbia ancora bisogno. però il problema è che dormono insieme: che fare?

voi come vi siete regolate?