non so i vostri, ma i miei figli producono disegni su disegni. non dico che siano tutti meravigliosi, ma nel tempo ogni piccola opera acquista sempre più spessore, capacità di esprimere e un uso del colore che la rende unica: ognuna una tappa significativa della loro crescita.
pietro tende ancora all'astratto, anche se inizia a padroneggiare forme più definite e si cimenta in tentativi di rappresentazione del reale: mi inteneriscono le sue grandi ambizioni - come il bambino che salta sul jumper e scavalca un'asta - disegnate con pochissimi tratti anche se precisi. matteo invece ha iniziato a disegnare quello che vede, al principio i suoi giochi (treni, uomini ragno, serpenti, macchine, aerei, elicotteri), adesso anche qualche insetto che incontra sul terrazzo. una volta ha tenuto davanti a sè una vespa morta per una buona mezz'ora e l'ha ritratta!
mi piace l'urgenza che hanno di disegnare, di prendere pennarelli e fogli in qualunque momento e tracciare segni colorati. a volte mentre guardano la tv li vedi sparire e tornare col blocco e i colori e, un occhio al foglio un'altro allo schermo, vanno avanti anche per tutta la durata del cartone. altre volte mi chiedono di disegnare in macchina o al parco o a casa dei nonni o mentre mangiano il gelato, come se qualcosa li colpisse, non so se di quello che vedono o di qualcosa che provano in quel momento, e sentissero la necessità di fermarla.
mi piace la dedizione che hanno, la concentrazione, mentre realizzano il loro progetto. mi piace l'entusiasmo con cui me lo mostrano, mi piace ascoltare le loro spiegazioni e descrizioni, che mi rivelano come dietro quei segni incerti ma caparbi si nasconda un mondo di emozioni forti e di attenta osservazione. e mi piacciono i loro soggetti, i più disparati, che raccontano il mondo con il loro sguardo.
ecco perchè ho cercato un modo per non chiudere tutti quei disegni in scatole o cartelline. qualcuno si appende, qualcuno va sul frigo...ma non mi bastava: tutta questa produzione, tutta questa vita, vanno celebrate!
il problema è lo spazio: bastano dieci fogli A4 per riempire una parete di due metri per tre! allora ho pensato di ritagliarli riducendo così la superficie (anche perchè in un foglio magari il disegno è di pochi centimetri) e usarli come scenografie di piccoli fotogrammi, incorniciati dalle ante del loro anonimo armadio.
la lumaca e la vespa sono nate da un osservazione dal vero, il fiore rosso è un regalo per il mio compleanno, l'aereo grande è il primo disegno di aereo fatto da matteo che mi ha emozionato per l'accuratezza dei particolari e per i colori accesi, l'albero di pesco è nato dopo una giornata al parco, poi c'è la macchina "duplex", l'omino ancora "cefalopode", il palloncino stortignaccolo fatto con i primi acquerelli, l'uccello disegnato da un libro.
sui cassetti in basso sta nascendo una "serie marina", per adesso i suoi unici personaggi sono un pesce rosso (il nostro) e un pesce lanterna, quello piccolo piccolo viola.
come si può non imparare dai bambini e da tutto questo?