domenica 17 marzo 2013

tomità: il nano e la bieta

chi non è campano forse si starà chiedendo che diamine significa "tomità". 
non sono sicura che non sia italiano, ma ho fatto una rapida ricerca e parrebbe di no (ho ritrovato anche la famosa frase di totò "tomo tomo cacchio cacchio", presente?).
comunque, per fugare i dubbi, tento di spiegarlo. in effetti, come per molte espressioni napoletane, mi è difficile trovare un sinonimo. direi che "tomo" è chi non si accorge che le sue azioni possono risultare quanto meno singolari ed è imperturbabile nell'agirle. (filibustiera, se ti viene in mente una spiegazione migliore...)

pietro, il mio piccolo duenne, è nel pieno della fase di sperimentazione del gusto: assaggia tutto, vuole tutto, mangia tutto (quasi). 
poi cambierà, lo so, e diventerà l'investigatore con vista a raggi X per ogni pezzettino che può sembrare verde, ogni filetto, ogni pellicina, ogni semino..... sono fasi, lo so: tutta sperimentazione a diversi livelli.
e così pietro passa dalle olive, al taleggio, ai peperoni crudi, al salame, alle patatine al chili. vorace, con dei bei bocconi e gli immancabili bis. assaggia con aria concentrata, attento ad assaporare bene e capire. poi in genere ti guarda ed esprime il suo verdetto, che di solito è  "tola", cioè "ancora". e così un altro alimento è andato!
qualche sera fa è stata la volta delle biete. 
biete preparate per un adulto, quindi con olio e limone, non una pappina informe come ne ha mangiate tante. 
armando gli arrotola un boccone attorno alla forchetta e glielo porge. 
mi sembrava un pò troppo grande, soprattutto perchè la bieta è filamentosa e lunga, quindi può facilmente andare di traverso se non viene ben masticata. comunque non dico niente (forse incoscientemente, ma non ho mai avuto questi timori coi miei figli pensando che non trasmettere paure li aiuti ad imparare ad autoregolarsi - so che molti mi daranno della folle!). 
pietro si fionda sul boccone, come al solito. 
non capiamo ancora dalla sua espressione se gli è piaciuta oppure no, la mastica e forse ci pensa. 
dopo un attimo colpi di tosse, l'espressione da conati di vomito e finalmente butta fuori il boccone molliccio e illiquidito. 
noi lo guardiamo un pò in apprensione: per capire come sta, se ha sputato tutto, se è passata. lui ci guarda con la faccia di nuovo concentrata (la responsabilità del giudizio!) e asserisce: "no, no piaze etto" (no, non mi piace questo), e tranquillamente, come se nulla fosse, se ne torna a giocare.
ci è venuto da ridere!

9 commenti:

  1. Mio figlio ha esattamente la stessa età, e ora che comincia a parlare ci fa morire dalle risate ancora più di prima. Comunque anch'io non sono mai stata paranoica riguardo ai 'bocconi'... sarà, a mia figlia di denti per ora ne ha due, e mastica e manda giù la pizza senza problemi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. infatti anche secondo me alla fine sono loro per primi a rendersi conto di come e se possono mangiare qualcosa....
      comunque questa fase è molto divertente, iniziano a parlottare e...sono assai tomi!! (è italiano?? bah!)

      Elimina
  2. E' vero, nelle sperimentazioni sono comici, infatti io al vocabolo "tomità" attrtibuisco anche un'accezione di comicità. Ho un dizionario napoletano-italiano che riporta questa definizione:
    "tomu tomu: avv. con molta calma"
    quindi direi che uno tomo è uno che fa le cose con estrema imperturbabilità e, a volte, in questo atteggiamento risulta comico...
    i bambini sono spessissimo molto tomi!

    RispondiElimina
  3. ahahaha mia figlia se vede qualcosa di verde già storce il naso...:) per fortuna la carota è arancione :) di quelle gliene do a vagonate!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è vero, chissà perchè da una certa età in poi ce l'hanno tanto col verde... è pure un bel colore!

      Elimina
  4. ...io sto sghignazzando da sola...grande!

    RispondiElimina
  5. dimenticavo...
    dal "Dizionario dialettale Napoletano" di A. Altamura

    tòmo << serio, grave, taciturno, impassibile anche se dica o alscolti facezie>>
    (v. tumità)

    tumità << taciturnità, serietà, impassibilità anche di fronte a cosa o discorsi che dovrebbero scuotere o fa ridere>>

    RispondiElimina
    Risposte
    1. comunque è strano sentire le traduzioni delle parole napoletane....ci manca sempre qualcosa...
      baci

      Elimina