itaca - ernesto tatafiore |
questo è uno dei dipinti di ernesto tatafiore che preferisco. lui è un pittore-psichiatra napoletano.
parla di viaggi, di sogni, di attese. e mi riporta alla mente la poesia di kostantinos kavafis, nella quale itaca rappresenta ancora il viaggio.
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
io sono in viaggio. tutto si sta trasformando, pur essendo sempre qui.
Bello bello. Ciao Ulisse
RispondiEliminaMa Penelope. ..chi è?
Forse siamo noi lettori che aspettiamo il tuo ritorno? Per chi aspetta, il viaggio sembra sempre troppo lungo. Fortuna che ci puoi tenere aggiornati :-D
ciao penelope! per adesso ti dico che il viaggio è tortuoso ma affascinante. a presto ragguagli! un abbraccio
EliminaCerto che le coincidenze sono strane: stasera a tavola, chissà come è venuta fuori l'Odissea, e ho cominciato a raccontare a Sara le avventure di Ulisse, il re di Itaca, durante il suo viaggio di ritorno a casa dalla guerra di Troia. Sara si è appassionata e le ho promesso di comprare un libro, in prosa semplice naturalmente, per raccontargliela a modo; quando le ho detto che avevo il libro che parlava della guerra da cui tornava Ulisse (L'Iliade di Baricco) ha voluto che gliela leggessi prima di dormire, e ora trovo questo tuo post, il cui senso è totalmente diverso, ma leggere di Itaca proprio ora è stato curioso.
RispondiElimina:o)