dal sito dosfamily.com |
ho guardato parecchie delle loro immagini, sul sito, sul blog o sulla loro pagina facebook, e da queste trapela la meravigliosa atmosfera che solo chi crede profondamente in quello che fa può trasmettere.
due ragazze, carin e cia, gestiscono lo spazio, che sembra enorme e popolato da strani esseri venuti fuori dalle più insolite forme e materiali. la provenienza dei rifiuti è soprattutto da fabbriche di interni per auto, occhiali 3D e calze, che 'donano' i loro avanzi a favore di questa idea. un'idea forte, perchè non si tratta di recuperare quello che capita, ma di cercare di de-saturare le discariche utilizzando e creando da materiali già prodotti che altrimenti andrebbero nel cassonetto.
tutti noi siamo sensibili al problema del recupero, e spesso ci divertiamo a creare riutilizzando vecchi cartoni, stoffe, tappi. ma pensate a chi di questo piacere ne ha fatto un mestiere, mettendo su una struttura che ha la presunzione di 'compensare' la produzione dei rifiuti con la loro riutilizzazione! sulle loro pagine si legge di intenzioni lungimiranti, promuovere la consapevolezza ambientale, educare l'infanzia ad una visione ecosostenibile della vita, porsi domande su come sfruttare al meglio le risorse della terra e del lavoro umano, 'prevenire' i rifiuti e rendersi conto che la questine del riciclo è un problema da affrontare per il futuro.
è uno spazio completamente organizzato a questo scopo, con contenitori e scaffali pieni di ogni sorta di materiale ordinato per tipologia.... forse è quello che noi facciamo nel nostro piccolo (ad averci lo spazio!) ma quello che mi ha colpito molto è la scala del progetto, l'ambizione. pensate che meraviglia se ogni città avesse un posto così! dove anche noi piccoli produttori di rifiuti potremmo 'donare', oppure utilizzare qualcosa che già è lì. in un progetto comune il guadagno è di tutti, no?
il loro nome, aterskapa, se ho ben capito significa "ricrea", e pensate che non usano nemmeno la colla per assemblare i vari pezzi: solo materiale di recupero come strighe, fascette, pinze....
il loro nome, aterskapa, se ho ben capito significa "ricrea", e pensate che non usano nemmeno la colla per assemblare i vari pezzi: solo materiale di recupero come strighe, fascette, pinze....
le immagini e le informazioni, oltre che da sito, blog e facebook come ho già detto, le ho tratte anche dal sito dosfamily.com.
Ecco cosa mi piacerebbe fare da grande!
RispondiEliminadavvero, sarebbe bellissimo! io ci metterei a fianco anche un'officina che "reinventa" vecchi mobili o oggetti non più funzionanti....
Eliminaogni città dovrebbe avere il suo polo del riciclo, e chi volesse potrebbe prestare le proprie competenze per contribuire con l'idea a lui più congeniale. chissà, forse tra qualche decina d'anni ci arriveremo anche qui...
sono - assolutamente - geniali!!! :-D
RispondiEliminamagari, come dici tu, ce ne fossero anche da noi, in ogni città, di strutture simili.
anche se in italia il problema deve essere ancora affrontato a monte, cioè dal lato della produzione di rifiuti: fin quando i cicli produttivi non vengono ripensati in modo da ridurre al minimo i rifiuti e gli imballaggi (e al diavolo l'attrattività e l'aspetto estetico) non c'è recupero finale che riesca a tamponare l'enorme produzione di rifiuti...
questo è vero, ma quel motore non possiamo accenderlo noi dal "basso", mentre iniziative come queste, se iniziassero a farsi consistenti, creerebbero una "filosofia" diffusa forse più difficilmente ignorabile...
Eliminahai letto l'ultimo post di clod?...forse parliamo di qualcosa del genere...!
un abbraccio
davvero molto interessante ! grazie Serena per questo articolo. Un abbraccio eli
RispondiEliminaUna sola frase: Serena oggi mi hai portato in paradiso!
RispondiEliminawow ragazze che entusiasmo! sono felice! e felice di averti portato in paradiso!!! un abbraccio forte!
EliminaSerena ti adoro.... ma che meraviglia!!! ne avevo visto uno simile... forse a Reggio Emilia famosissimo ma ora naturalmente non mi viene in mente il nome, gestito da una asosciazione in collaborazione con il comune e con le aziende.... mannaggia non mi ricordo il nome!!
RispondiEliminaSecondo me la colla non la usano perchè altrimenti il rifiuto che preso così può essere riciclato industrialmente se usi la colla alla fine non lo puoi più smaltire riciclandolo (ovviamente dipende dal rifiuto che usi...).
Grazie mille Serena... mi guarderò anche i link! Ciao un bacione clod
che bello! si il fatto che dici della colla forse è vero. se ti viene in mente il nome di quello di reggio emilia fammelo sapere, grazie e un abbraccio
EliminaCiao,
Eliminasono Barbara dell'Aps Awalé di Ferrara, condividendo il vostro entusiasmo per questi temi, vi racconto che nella nostra città stiamo provando da tempo a realizzare un progetto simile,ci vuole perseveranza e la collaborazione di molti ma anche se la strada è piena di ostacoli non ci diamo per vinti.
I centri Remida (come quello citato di Reggio Emilia) esistono da più di vent'anni in alcune città d'Italia, l'ultimo nato in provincia di Bologna è davvero bello e ricco di iniziative.
Anche se in una città a due passi da noi da tempo investono su questi temi e prendere esempio sebrerebbe una passeggiata ci siamo scontrati con la cecità delle istituzioni e la diffidenza diffusa...occorre provare e riprovare ancora...
saluti a tutti,B
ciao barbara, mi fa molto piacere che sia intervenuta su questo tema, non sapevo dell'esistenza di questi centri in italia, e li cercherò. immagino che il percorso sia lungo e faticoso. pieno di "osteggiamenti" (si dice??), purtroppo le mentalità cambiano lentamente ma sono i tentativi a farle cambiare. in effetti in svezia stanno più avanti di noi da molto tempo e in molte cose...
Eliminaun abbraccio e grazie ancora di essere passata a dire la tua!
ecco sì Remida... mi è venuto in mente questa mattina :)
EliminaCiao! un bacio
l'ho cercato e ho visto che molti comuni hanno un progetto ReMida! è significativo che se ne sappia così poco e che quindi entri poco a far parte della vita dei cittadini...
EliminaMa che meraviglia!!! Ecco che lavoro vorrei fare da grande! Ma non sono l'unica vero? Tutto ció ti ridà fiducia in un mondo diverso... Grazie!!! Andró a vedere se a Torino c'è qualcosa, ma noi forse abbiamo Triciclo che è comunque una cosa diversa.
RispondiEliminaè vero, è vitalità!
EliminaPost super interessante! Vado a vedere i link, grazie!
RispondiElimina: )
Eliminawow, questo posto è stupendo!, non sapevo che anche in Italia esistevano questo tipo di iniziative, è interessante però che in effetti non hanno nessun rilievo, sono veramnete poco conosciute...
RispondiEliminadici bene: è interessante che non le conosca nessuno...da notare. posti del genere dovrebbero essere poli vitali per ogni città, dato il problema generale dei rifiuti, pubblicizzati e utilizzati, invece...pensa che anche nella mia città ho scoperto che c'è un centro Re Mida, ma non lo sapevo assolutamente! mi viene da pensare che sono sorti per dare soldi a qualche figlio/fratello/cognato/amico e solo per questo.
Elimina...peccato, perchè il nome Re Mida è proprio carino per un'iniziativa del genere!
Sempre post molto interessanti! Per ora ho dato solo una scorsa, che vado di fretta, ma mi riprometto di spulciare bene l'argomento! ;-)
RispondiEliminaGrazie mille per la segnalazione Serena!
Baci
grazie clara!
Elimina* Ti ho conosciuta per caso e mi sono unita tra chi ti segue poi passerò con calma a leggermi i tuoi post... intanto vado a sbirciare su questo meraviglioso Aterskapa fiduciosa (lo sono per natura) che prima o poi lo si riesca a realizzare anche in tante città italiane e... in particolare a Torino dove mi fionderei subito ;-)
RispondiElimina* Se vuoi leggere favole inedite per bambini (o chi vuol sentirsi tale anche solo per un momento) o vedere cosa faccio divertendomi con i nipotini riciclando o pasticciando in cucina passa a trovarmi
Tante serene e gioiose giornate a tutti
nonnAnna
ciao anna. se mi segnali il tuo blog vengo con piacere! ciao
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