fino ad un mese fa matteo faceva ancora la pipì a letto quasi ogni notte. ha 5 anni e da quando non ha più il pannolino notturno la musica è sempre stata questa... tante lavatrici e l'acquisto di qualche lenzuolo in più!
abbiamo provato l'approccio "non diamogli importanza, è una fase", poi quello più responsabilizzante: "devi proprio cercare di non farla!", poi quello cooperativo: "beviamo meno la sera". ma niente aveva messo fine alla cosa, qualche breve successo ma nella sostanza il problema non si è mai risolto. il pediatra mi aveva detto che se per i 5 anni compiuti non avesse smesso avremmo dovuto ricorrere ad un rimedio farmacologico.... mhm....la cosa non mi piaceva.... ero consapevole che in teoria avere ancora questa "debolezza" avrebbe potuto inibirlo nei rapporti sociali, ma nella realtà vedevo che non mostrava alcuna forma di mortificazione, mi diceva semplicemente "mamma, ma io non me ne accorgo proprio", e anche andare a fare le notti a scuola con gli amici non era un problema per lui. quindi un mesetto fa abbiamo deciso di provare ad intervenire omeopaticamente: al massimo non avrebbe funzionato e d'altra parte la sua tranquillità sulla questione non ci spingeva verso rimedi più drastici.
abbiamo provato l'approccio "non diamogli importanza, è una fase", poi quello più responsabilizzante: "devi proprio cercare di non farla!", poi quello cooperativo: "beviamo meno la sera". ma niente aveva messo fine alla cosa, qualche breve successo ma nella sostanza il problema non si è mai risolto. il pediatra mi aveva detto che se per i 5 anni compiuti non avesse smesso avremmo dovuto ricorrere ad un rimedio farmacologico.... mhm....la cosa non mi piaceva.... ero consapevole che in teoria avere ancora questa "debolezza" avrebbe potuto inibirlo nei rapporti sociali, ma nella realtà vedevo che non mostrava alcuna forma di mortificazione, mi diceva semplicemente "mamma, ma io non me ne accorgo proprio", e anche andare a fare le notti a scuola con gli amici non era un problema per lui. quindi un mesetto fa abbiamo deciso di provare ad intervenire omeopaticamente: al massimo non avrebbe funzionato e d'altra parte la sua tranquillità sulla questione non ci spingeva verso rimedi più drastici.
siamo andati dall'omeopata di un'amica perchè noi, pur curandoci anche con medicine omeopatiche, non abbiamo mai avuto un riferimento fisso. questo signore ci ha accolto nel suo studio e ha chiacchierato a lungo con matteo, come c'era da aspettarsi. ha rivolto a lui ogni genere di domanda, sia quelle più generiche, tipo dove viviamo, che lavoro fanno mamma e papà, sia quelle più personali: cosa ti piace, giochi con tuo fratello, vai a scuola con piacere, quale gioco preferisci, cosa sogni... è stato divertente sentire matteo rispondere ad un estraneo su tanti argomenti posti così esplicitamente. sembrava grande e sapeva un sacco di cose!
dopo le chiacchiere, lo ha fatto stendere sul un lettino per una visita almeno apparentemente più canonica. dopodiché, in silenzio, è tornato alla sua scrivania a scrivere consultando prontuari.
mi ha consegnato un foglio a4 pieno zeppo di medicinali mai sentiti prima e mi ha detto solo "ci vediamo tra un paio di mesi". io, abituata ad una medicina diversa nonchè figlia di medico allopatico, sono rimasta interdetta: tutto qui? io seguo senza sapere la tua valutazione del caso?? e così glielo ho chiesto: "non mi dice niente? che pensa?"
mi ha consegnato un foglio a4 pieno zeppo di medicinali mai sentiti prima e mi ha detto solo "ci vediamo tra un paio di mesi". io, abituata ad una medicina diversa nonchè figlia di medico allopatico, sono rimasta interdetta: tutto qui? io seguo senza sapere la tua valutazione del caso?? e così glielo ho chiesto: "non mi dice niente? che pensa?"
lui mi risponde serafico: "quello che penso l'ho scritto lì".
un pò meno serafica gli rispondo: "si ma questa è la sua lingua, non la mia"
lui mi sorride ma in realtà è solo un imbonimento, aggiunge soltanto: "è un soggetto linfatico. dobbiamo pensare a farlo stare bene".
avrei voluto dirgli molte cose, tipo che non so cosa sia un "soggetto linfatico" e che parlare così è come non parlare. avrei voluto dirgli che è proprio il mio desiderio di farlo stare bene risolvendogli un problema che mi spinge a voler capire e anche che se mi chiedi 120 euro penso di avere il diritto a qualche parola in più.
avrei voluto dirgli molte cose, tipo che non so cosa sia un "soggetto linfatico" e che parlare così è come non parlare. avrei voluto dirgli che è proprio il mio desiderio di farlo stare bene risolvendogli un problema che mi spinge a voler capire e anche che se mi chiedi 120 euro penso di avere il diritto a qualche parola in più.
invece lascio cadere così, soltanto perchè c'era matteo e non volevo fare storie davanti a lui con un medico di cui lui doveva avere fiducia. esco però evidentemente irritata. non mi era piaciuto l'atteggiamento da "mi metto sul cerasiello", come si dice qui, ossia questo approccio che richiede un'affidamento incondizionato senza nessuno scambio, come dire "io sono il medico e tu devi solo seguire i miei dettami, non capire", anche se in seguito mi è stato spiegato che alla prima visita gli omeopati fanno così.
comunque avevo intenzione di seguire la sua cura, e così chiedo a matteo: "ti è piaciuto questo dottore?". lui mi fa: "a me sembrava di più un mago!". mi fa sorridere, ripenso al suol fare sibillino e imperscrutabile che può aver stupito anche matteo. dico "eh si, in effetti era un poco mago!"
non iniziamo subito la cura perchè ci dobbiamo far preparare i medicinali dalla farmacia e nel frattempo matteo aveva preso una botta cadendo, per la quale stavamo usando dell'arnica in granuli e sappiamo che le cure omeopatiche non vanno sovrapposte. quindi passano dei giorni, una decina, durante i quali, incredibilmente, matteo fa la pipì a letto solo una volta: un record! poi iniziamo (oggi sono 10 giorni) e di pipì più nessuna! dico a matteo: "amore hai visto, la visita da quel dottore funziona. forse avevi ragione che era un mago!". matteo mi risponde: "no mamma, forse il mago ero io e non lo sapevo!"
io adoro i bambini e il loro modo di vedere la realtà!
io adoro i bambini e il loro modo di vedere la realtà!
Oddio mi sa che dovrò proprio andare dal vostro mago... sai che Antonio ancora ha il pannolino la notte?. Sono veramente diversi i bambini, Gerardo invece ha capito subito che doveva alzarsi la notte, e subito gli ho tolto il pannolino. Antonio inevitabilmente la notte si fa la pipì. Per il momento mi sono rassegnata e gli ho rimesso il pannolino, ma questa estate volevo iniziare il tuo stesso tormento... ti ammiro, per me è un dramma!. Ma che cosa vorrà dire che è un bambino linfatico?, forse Antonio lo è anche!... servono aggiornamenti... E poi se vengo a Napoli... lo prendiamo un caffè?.baci!
RispondiEliminapensa che l'estate scorsa siamo stati in vacanza in una casa senza lavatrice....!! i tuoi sono piccoli (3 anni e mezzo?) magari è solo una questione di abitudine e maturazione. anche pietro non ha mai fatto la pipì a letto....bah.
Eliminae se vieni a napoli ti offro una pizza! vieni? :D
io mi occupo di farmaci allopatici... e ti dirò secondo me ha ragione tuo figlio... l'unico mago è lui :)
RispondiEliminanon lo escludo affatto!!
Elimina...ha proprio ragione!
RispondiEliminauna mia amica ha avuto un problema simile comunque, e il figlio aveva già sette anni. Nel suo caso hanno scoperto che la vescica era troppo piccola (come sembra accada spesso nei maschi) e ha dovuto prendere dei medicinali per allargarla. Nel tuo caso però sembra che tutto si sia già risolto...
il farmaco che mi aveva prospettato il pediatra era proprio questo di cui parli, ma se ho ben capito agisce a livello ormonale e questo mi faceva ancora più impressione... lo so che il problema della pipì a letto nei maschi è frequente...io spero di averlo risolto così, e in questo caso la diagnosi di vescica piccola sarebbe stata frettolosa. ...tengo le dita incrociate!
Eliminapremesso che non credo nell'omeopatia, trovo fantastico il commento di tuo figlio: l'effetto placebo spiegato da un bimbo di cinque anni, in poche, semplici e chiare parole! ;)
RispondiEliminacomunque verissimo che sono tutti diversi e ognuno ha i suoi tempi: la mia prima a due anni si teneva pulita di giorno e a due anni e tre mesi anche la notte.
il secondo ora ha due anni e tre mesi e siamo ancora ben lontani dalla meta...prevedo un'estate di mutandine zuppe! :)
anche io nutro delle riserve sui farmaci omeopatici, anche se molti rimedi hanno funzionato... non so, come l'arnica per esempio. ma dato che odio le medicine preferisco usare cose naturali che al massimo non funzionano.
Eliminaanche io ho pensato che la frase di matteo fosse azzeccatissima....forse voleva solo sentirsi "curato"...una richiesta di attenzione. ieri sera mi ha chiesto un bicchierone d'acqua prima di andare a letto e ha aggiunto "tanto c'è la medicina che non mi fa fare pipì!". questo fa capire anche come la sua vescica non ha dimensioni ridotte, come ipotizzava il pediatra!
Seguo questo blog da tempo ma è la prima volta che scrivo.
RispondiEliminail tuo bimbo mi ha intenerito e fatto sorridere! lui sì che ha capito la ''cura del mago''!
Noi siamo in fase spannolinamento (la mia bimba ha 2 anni e mezzo) e va in giro vantandosene e sventolando le chiappe per far vedere che è senza. E con espressione da sapiutella dice che '' il pannolino lo tiene solo la notte perchè .. non si sa mai!''
:-)
ciao lisa, mi fa piacere che ti sia rivelata!
Eliminai bambini sono grandiosi nelle loro espressioni....buono spannolinamento!
quando si dice effetto placebo!! gli è bastato vedere un dottore sull'argomento per guarire! :-D Per fortuna tommi non ha mai avuto problemi del genere anzi, a nemmeno due anni aveva tolto il pannolino pure di notte, però capisco che a cinque anni si cominci ad essere preoccupati! meno male che tutto sembra risolto, ora! in bocca al lupo per i prossimi mesi... :-)
RispondiEliminasi, a 5 anni cominci a porti un pò il problema!!in verità ho sempre pensato che fosse una questione psicologica, anche perchè lui ha sempre trattenuto molto bene e anche per molto tempo. l'unica cosa che non capivo era quanto fosse una richiesta di attenzione o piuttosto una modalità di sonno molto pesante, di abbandono, che lo faceva essere sordo allo stimolo. adesso non vorrei essere frettolosa, ma direi che gli è bastato che si posasse un occhio attento su di lui per "diventare capace" quindi propendo per la prima ipotesi! stiamo a vedere...
EliminaEcco, mi è venuto il magone. E' un po' come se i bambini intuissero che le soluzioni spesso sono dentro di noi ma poi crescendo gli adulti se ne dimenticano. Grande mago! :-)
RispondiEliminaè verissimo quello che dici! un abbraccio
Elimina...pelle d'oca!
RispondiEliminache storia fantastica! :)
RispondiEliminaMa quanto stupiscono i bambini?!?!? Favoloso!
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