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sabato 11 gennaio 2014

la scelta delle elementari e un pò anche una scelta di vita



il prossimo settembre matteo avrà 5 anni e mezzo ed andrà alle elementari. questo è il mese in cui "si fanno i giochi": si prende la decisione definitiva su quello che sarà il suo percorso per i prossimi cinque anni ed un pò anche il suo stile di vita, i suoi orari, le sue attività. 
tutto questo contempla anche me, ovviamente. le mie prospettive, i miei orari e le mie possibilità.
fino ad ora, ero decisa per una scuola in particolare. una scuola che ha un'ottima fama come corpo docente (l'ho scoperto adesso, perchè non è che fossi molto informata sulle scuole elementari in genere!), una struttura bellissima, antica di metà settecento, grande, molto ben tenuta e con un giardino, un chiostro e addirittura un piccolo teatro! una scuola con una platea mista, come la volevo io. con la cucina interna, e anche questo mi sembra importante perchè l'idea che per cinque anni mangi cose nelle vaschette e non fatte al momento mi fa un pò tristezza, anche se poi ho scoperto che nelle scuole senza cucina è stato da poco inserito lo "scodellamento", ovvero portano i pasti nei pentoloni. 
insomma, dal punto di vista delle caratteristiche migliori per lui ce ne sono abbastanza. in più è l'unica scuola non privata ad avere l'orario prolungato, cosa non da poco per me che, avendo più o meno ricominciato a lavorare (e spero che nel tempo sia sempre un pò meno meno e un pò di più il più!), stopparmi ogni giorno alle 12 per preparare un pranzo degno di questo nome e andare a prendere lui all'una e un quarto, sarebbe un pò un taglio delle gambe! quindi ottimo (sarebbe facile pensare)! e invece no! continuo a ritenere queste caratteristiche importanti, anche la sola bellezza che, soprattutto se messa a confronto con lo stato di degrado in cui versa la maggior parte delle scuole pubbliche italiane, dice molto. io penso che muoversi, crescere, fare in un posto bello aiuti ad esprimersi e anche a superare le ovvie difficoltà che si incontrano in ogni percorso.
quello che in questo momento mi tiene perplessa è, incredibilmente, l'orario prolungato.
le altre mamme della classe, inizialmente in molte orientate per il tempo pieno (circa un'ora in più di quello che fanno adesso), si sono piano piano allontanate dall'idea. "in fin dei conti sono piccoli", "le attività che vuole fare gliele organizzo io", questi i pensieri generali. alcune di loro non lavorano, quindi la scelta mi sembra molto comprensibile, altre si ma hanno situazioni in cui il marito ha un lavoro molto elastico o i genitori alla porta accanto, o una baby sitter full time.
devo dire che oltre che per una questione pratica/egoistica - avere più tempo per il mio lavoro - l'idea del tempo prolungato mi piace anche da un punto di vista ideologico. mi piace pensare che la vita sia impostata in un modo più aperto all'interno di una famiglia, in cui ognuno abbia un proprio spazio di autonomia in cui crescere e fare esperienza, indipendente dal nucleo. mentre mi appare una vita un pò chiusa quella in cui c'è qualcuno (in genere la mamma) che mette da parte le proprie passioni esterne alla famiglia, per creare sicuramente un 'nido' più tradizionalmente protetto ma che forse chiude un pò al mondo, tutti i membri della famiglia.
però oggi, che il tempo scorre verso il giorno dell'iscrizione in cui dovrò scrivere anche l'ordine delle mie tre preferenze, sono bloccata. forse mi sento in colpa per questo slancio che aumenta ogni giorno verso il mio progetto professionale. forse mi sento un pò strana a desiderare e cercare così tanto del tempo solo mio, dopo anni (quasi cinque) in cui il mio unico pensiero e desiderio era rivolto a loro. o forse mi sto solo rivalutando i pro e i contro nella testa, cercando di fare anche l'avvocato del diavolo per una scelta che mi sembra davvero importante, connotante, per la nostra vita. di tutti noi quattro.
non lo so. 
aggiungo per chiarezza che in effetti il tempo pieno sarebbe solo per tre giorni. gli altri due, a scelta, uscirebbe alle due e questo mi permetterebbe anche di fare i compiti con lui, cosa a cui tengo molto perchè penso che anche attraverso il suo apprendimento, quello che gli piace, quello in cui ha difficoltà, lo conoscerò sempre meglio.
e aggiungo anche che oggi sono andata nella scuola "ipotetica seconda scelta" e ne ho avuto un'impressione estremamente positiva, dalla bidella allegra e sorridente, alla vice preside alla mano, al segretario gentile. si tratta di un appartamento, in un bellissimo palazzo molto malandato, come anche l'appartamento, ma pieno di colori, un pò confusionario ma vivace. e così, dopo questo, resto nel mio dubbio ma lascio serenamente che sia il caso a decidere: il 18 ci sarà il sorteggio per la scuola a tempo pieno, se entreremo avrò più tempo per lambiccarmi il cervello sui miei sensi di colpa, se non entreremo so che starà comunque in una scuola con una atmosfera bella e io vedrò come organizzarci.
grazie per l'ascolto!

27 commenti:

  1. Io per ora come sai mi dedico ai bambini a tempo pieno, ma comincio a scalpitare per poter avere un po' più di indipendenza per cui capisco il tuo dubbio, anche considerando che i tuoi figli sono più grandi. In qualche modo le scelte che noi mamme facciamo sono sempre quelle sbagliate: o siamo egoiste, o siamo mammone, apprensive... per chi non ha bambini è facile commentare.
    Io credo che ogni situzione sia diversa, e che bisogna seguire il proprio istinto. E sopratutto, è difficile per una mamma non felice e realizzata essere una buona mamma! E poi il tempo pieno non è necessariamente una cosa negativa... pensa che Pennac, in Diario di scuola, fa addirittura le lodi del collegio dicendo che i bambini hanno più indipendenza dalla famiglia e risolvono con più semplicità le proprie difficoltà scolastiche...

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    1. è certamente vero che una mamma non pienamente realizzata non può dare il meglio ai suoi figli. però dietro questo pensiero si nascondono anche mamme che escono di casa alle 8 e ritornano alle 20 affidando i loro figli a nonni o baby sitter.... io mi domando dove finisce la giusta soddisfazione e dove comincia l'egoismo. ma in verità forse mi porto dietro un retaggio di famiglia "chiusa" che non so valutare in modo obbiettivo...

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    2. comunque anch'io sono abbastanza d'accordo con pennac, certo il collegio no ma pensa alla scuola svedese. i bambini hanno una parte di vita indipendente in cui imparano l'autonomia. ...sarà la mia anima del sud a farmi vacillare??

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    3. Ci vuole equilibrio, come in tutte le cose. Io per esempio vedo mio marito che ha studiato fuori casa e io che ho fatto l'università rimanendo a casa dei miei. Sinceramente, sono molto più ansiosa di lui quando si tratta di trovare lavoro, o pagare bollette o simili... essere troppo protetti può diventare un handicap.
      Certo, non sono nemmeno d'accordo con quelle che i figli non se li crescono proprio e li mollano ai genitori - a meno che non si tratti di soluzioni senza alternative (tipo senza il secondo stipendio non si campa e non trovo un part-time) per me i bambini potrebbero anche non farli - ma qui non stiamo parlando di non fare i genitori, ma di prolungare la giornata scolastica di qualche ora. Mia madre è insegnante e dice che i bambini reagiscono diversamente al tempo pieno a seconda dell'età e il carattere. E chi li conosce meglio di te, i tuoi bambini?
      E ancora: c'è una certa differenza tra realizzarsi a livello di carriera e il non poter rinunciare allo shopping quotidiano con le amiche, o a sedute interminabili dall'estetista...

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    4. certo, come impieghi il tempo "libero" da loro fa pure la differenza...! io credo che i miei figli siano bambini abbastanza serebi da poter essere portati fuori per un pò più di ore. anche perchè essendo noi (io e il mio compagno) molto amanti della famiglia, tutto il tempo liebro che abbiamo lo dividiamo con loro. non ci siamo mai organizzati degli svaghi solo per noi, e quindi che stiano un pò più fuori casa gli potrebbe pure far bene, comunque, domani ci sarà il sorteggio....

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  2. anch'io ho smesso di lavorare, un po' per scelta un po' per il corso degli eventi, da quando sono mamma.
    per oralavorare fuori casa non mi manca, ed economicamente comunque per ora andare a lavorare significherebbe pagare strutture ed aiuti per riuscire ad andare a lavorare...no grazie, stringiamo la cinghia, eliminiamo qualcosa ma per ora ci va bene così.
    avendo lavorato per dieci anni al nido conosco bene la situazione delle famiglie in cui entrambe i genitori lavorano e credimi, mi pare di capire da quanto scrivi che finora i sei senz'altro dedicata molo ai tuoi figli..ho visto bimbi di sei mesi, un anno, restare al nido dalle 7e30 del mattino alle 6 della sera.
    se riuscirai comunque ad avere quei due pomeriggi in cui tuo figlio esce alle due è già un ottimo compromesso, a mio modesto parere.
    i miei due cents finiscono qui, queste situazioni e le scelte che comportano sono sempre materia estremamente soggettiva, delicata e personale e immagino non sia semplice svincolarsi tra dubbi, paure e naturali "ansie".
    ma andrà tutto bene, vedrai, ne sono certa!

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    1. grazie molte del tuo intervento, anche io ho mollato il lavoro quando è nato matteo e è stata una scelta. io volevo crescere i miei figli, senza affidarli ad altri. e così ho fatto, mia madre è un appoggio molto occasionale e ho una baby sitter 1 pomeriggio a settimana alla quale a volte li lascio (se ho qualche servizio da sbrigare) ma spesso resto con loro e la "uso" solo per equilibrare il tempo in esclusività da dedicare all'uno o all'altro. adesso che sono più grandi, sento che un pò di autonomia possono e devono averla, tanto che stanno entrambi alla materna fino alle tre. e io sento di avere voglia di ricominciare a dedicarmi a ciò che mi appassiona, sia perchè mi va, sia perchè la mia presenza per loro sarà sempre meno necessaria e anche perchè la "casalinghità" non mi appaga. quello che spero è riuscire a trovare un equilibrio armonico tra il tempo da dedicare al lavoro e quello in casa (anche se il lavoro è in casa) che voglio che sia per loro e non sbrigare faccende o mettere in ordine!

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  3. Ho letto il tuo post e un po' ho rivissuto i miei dubbi d' allora, in realtà erano meno dei tuoi perchè riguardo al tempo pieno, aimè non avevo scelta... Comunque mi sembra che hai fatto un'attenta selezione delle tre preferenze, quindi comunque vada non sarà una cattiva scuola!

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    1. speriamo giorgia! ma giacomo fino a che ora sta a scuola? e come lo vive il tempo pieno?

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  4. Cara serena . solo tu puoi trovare la risposta. Mi piace pero quando mi trovo un situazioni simili pensare ache tipo di genitore sono ovorrei essere . molte persone pensano che un buon genitore é colui che si sacrifica per ipropri figli. ame piace pensare che un buon genitore é quello che insegna ipropri figli ad avere sempre meno bisogno di lui . quando vado aprendere mia figlia di seconda elementare alle 16del pomeriggio ogni giorno mi chiede di andare acasa di un amico agiocare odi portare qualcuno acasa . credo che lei ha piu bisogno di giocare con ipropri coetanei che con me . ecredo che sara sempre di piu cosi . un abbraccio .

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    1. carissima adriana, è molto bello e vero quello che hai scritto sull'autonomia dei bambini. anch'io infondo penso che più riescono ad essere autonomi più possono sentirsi sicuri e felici. forse venendo da una cultura di tutt'altro tipo, per quanto mi attragga questa fiducia nei bambini (perchè si tratta anche di fiducia secondo me), connoto come egoistico un desiderio di gratificazione (il mio) e come abbandono una possibilità di emancipazione (la sua).

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  5. Capisco le tue perplessità, ma senza tempo prolungato è praticamente impossibile riuscire a combinare qualcosa, lavorativamente parlando. Avresti appena il tempo di fare i letti, dare una pulitina e come hai detto tu preparare il pranzo. Stop. A meno che tu non abbia un Autocad con il pilota automatico!
    E poi sono solo 3 giorni. Gli altri 2 ti "ripulirai" tranquillamente dai sensi di colpa!
    Buon sorteggio allora e facci sapere.
    Un abbraccio

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    1. si, infatti, a meno che non gli organizzi un giro di nonni e baby sitter, ma a questo punto preferisco la scuola in cui il suo tempo è organizzato. speriamo di entrare!
      ah, niente autocad col pilota automatico...se esce fammelo sapere! :D

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  6. ma matteo andra' a cinque anni e mezzo? vuoldire che lo mandi prima..? non ho fatto i calcoli bene.
    so che il mio e' natoa gennaio e potrei fare la scelta di fargli saltare un anno di scuola materna, perche' potrebbe andare con quelli dell anno prima, ma non me la sento perche' preferisco che giochi...di tempo per studiare ne avra'..
    per quanto riguarda la scuola elementare non ho ancora una idea ben precisa, forse io resterei per due volte a settimana di studio e so che nella scuola che forse scegliero' possono scegliere di fermarsi un pomeriggio per fare giochi,teatro..sport e questo mi piace..ovviamente lo paghi a parte ed e' una scelta.

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    1. ciao anna, matteo non andrà in anticipo. è nato entro il 30 aprile e quindi, come dice la legge, può andare in prima. ha fatto 4 anni di asilo e mi sembra pronto. anch'io sono per l'ingresso alle elementari al tempo giusto. io ho iniziato a 4 anni e mezzo e non mi ha portato particolarmente bene!!

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  7. Vuoi che ti dica come la vedo da qui? Hai voglia di avere del tempo per te e non c'è niente di male, i sensi di colpa sono lì in agguato, noi mamme li riceviamo in dotazione alla nascita del figlio! E' evidente che non va neanche bene non vedere i figli dalla mattina alla sera (anche se a volte non è una scelta, purtroppo), però con la giusta dose di tempo da dedicare ai figli e al proprio lavoro, vedrai che le cose funzioneranno. In bocca al lupo!

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    1. grazie alice! con i vostri commenti mi sto convincendo che non c'è niente di strano nel mio desiderio e che per lui sarà una vita sostenibile. poi detto da te che hai figli grandi.... grazie!

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  8. Io sono d'accordo con Alice, se hai voglia - come mi pare giusto e sano dopo 5 anni - di avere tempo per te e per dedicarti a qualcosa che in fondo, oltre a essere un lavoro, ti appassiona molto, non c'è proprio niente di sbagliato. Inoltre, in questi anni hai creato con loro un rapporto per cui, quando dopo il tempo pieno saranno a casa, sapranno che tu per loro ci sei anche se avranno voglia sempre più della loro autonomia. In bocca al lupo per il sorteggio!

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    1. crepi il lupo! anche se la seconda scuola mi è piaciuta, chiaramente preferisco che entri in quella a tempo pieno! un bacio a tutti!

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  9. uhu... che dilemmi! e che bello non esserci ancora arrivata!
    io alle medie facevo il tempo prolungato e lo adoravo, ma sicuramente ero già grande e l'idea di mangiare da sola con i miei compagni mi piaceva.
    probabilmente per lui non sarà così un trauma dato che anche all'asilo sono abituati a mangiare a scuola tutti i giorni, no? (o almeno, da noi funziona così)
    non penso ci sia niente di sbagliato nel fare e voler fare il tuo lavoro dopo 5 anni in cui lo hai messo da parte. ma capisco che è difficile mettere completamente da parte il senso di colpa e la continua sensazione di non fare abbastanza.
    in bocca al lupo! :-D

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    1. si in effetti già adesso mangiano, e si tratterebbe di restare un oretta in più, entrando anche un'ora prima.... più sento voi meno mi sento anomala! :D
      crepi il lupo!

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  10. Cara serena, penso che avere un pò di tempo per noi sia bello e sano. tempo che i nostri figli impareranno ad apprezzare perché avranno una mamma sempre carica quando starà con loro, per scelta. Credo che dobbiamo dargli gli strumenti per camminare da soli e lentamente anche nella scuola se li devono costruire, senza alimentare i nostri sensi di colpa...e poi sono anche convinta che si divertano molto di più con i loro amici che con noi...poi non si tratta mica di abbandonarli!
    io, come te, in linea teorica (purtroppo io posso esserlo solo in linea teorica) sono per il tempo prolungato...peccato che dove abito io non esiste, non c'è scelta e ancora una volta quando sarà il mio turno dovremo inventarci soluzioni di sostegno perché il tempo parziale ci sembri pieno...ma dove sta questa scuola di cui parli? mi sembra fantastica!
    Ho una domanda da farti però: sai se nel tempo pieno della scuola di cui parli tu fanno i compiti o attività extra?
    bacie in bocca al lupo f.

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    1. ciao fede, la scuola col tempo pieno è il vittorio emanuele a piazza dante. e oltre alla fama di essee una buona scuola, ho anche 2 amiche che hanno iscritto i loro figli lì l'anno scorso e sono molto contente, per gli spazi e per le insegnanti. il tempo è organizzato così: entrano alle 8.15, fino alle 12.45 fanno lezione con tre maestre a seconda della materia. ci sono due insegnanti principali che si dividono le materie principali, poi c'è inglese e religione. poi mangiano con un educatore, che li segue anche per fare i compiti e nellìora di gioco fino all'uscita. c'è anche la possibiltà di fare attività extra se restano fino alle 17.15. ma questo lo vedrò, mi sembra tanto tempo e voglio valutare con matteo...
      ma tu in che zona sei, vomero?
      spero che il sorteggio di sabato ci dica bene, altrimenti mi toccherà una scuola canonica e non so come mi organizzerò!
      un bacio

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  11. Io sono nella terra di mezzo tra chiaia e vomero...via tasso. Senza scuole a tempoieno nei dintorni. Mah...in bocca al lupo! È fammi sapere

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    1. come pubblica non so, ma di privato c'è esperimento 20 che so che è ottima ed è fino alle quattro, dalle parti della cumana al corso. certo, è privata.... e costa mi pare intorno ai 3500 l'anno!

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  12. io comincio già a lambiccarmi ora sulla scuola...un po' perché quello che sento sulle scuole bavaresi mi lascia estremamente perplessa (per non dire altro). un po' perché il mio è nato a gennaio e potrebbe andare a 5 anni e mezzo. Sul tempo prolungato posso dire che io ho fatto il tempo pieno e mi son trovata bene, non avevo ulteriori compiti da fare dopo, facevamo molte attività extra stimolanti. E sul lavoro io come te scalpito un po'. Non vorrei un'attività che mi tenga fuori casa fino alle 20 naturalmente, ma credo che la soddisfazione e l'equilibrio nascono anche, come dici, da degli spazi di indipendenza per tutti quanti. Poi se si tratta di solo 3 giorni a settimana, ancora di più.. Un abbraccio, Vale

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    1. perchè, come sono le scuole bavaresi?
      io mi convinco sempre di più che il tempo pieno è la soluzione più giusta per tutti, e che l'autonomia inserita in un contesto familiare di condivisione non possa fare altro che bene...mò aspettiamo il sorteggio!

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