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domenica 20 ottobre 2013

i cavalieri del congiuntivo

è il primo post che scrivo su un libro, e per di più un libro che non conosco. è un libro per bambini, un romanzo, che ho scovato nei miei "entropici" giri in rete, e credo che piacerebbe moltissimo anche a me. 
voglio ricordarmi di proporlo a matteo quando sarà tempo, ma credo che intanto lo leggerò io!
si intitola "i cavalieri del congiuntivo", di erik orsenna. qualcuno di voi lo conosce?
ho letto una recensione di leonatta bentivoglio sul sito ilmiolibro che mi ha fatto venire una gran curiosità. l'idea di personificare la grammatica della nostra lingua la trovo divertente e genialoide...
vi riporto qui l'articolo che si intitola "come alice nel paese della grammatica"

di Leonetta Bentivoglio, la Repubblica, 25/10/2004
Maledetti Congiuntivi: nemici dell'ordine, attraversano il testo come viaggiatori inarrestabili. Gli Infiniti, all'opposto, soffrono d'immobilismo. I Condizionali non fanno che costruire ipotesi senza affermare mai quello che pensano, mentre gli Imperativi, essendo categorici, passano il tempo a bisticciare.
Erik Orsenna, lo scrittore francese che si rivelò con il bestseller La grammatica è una canzone dolce, punta di nuovo a rivendicare la forza dell'architettura verbale e narrativa come strumento di comunicazione vivo e vero, al di là dell'arido tecnicismo in cui l'ha relegata l'insegnamento scolastico.
Anche in questo suo ultimo romanzo, dove i richiami a La Fontaine s'intrecciano a un omaggio al Petit Prince di Saint-Exupéry talmente esplicito da sembrare una parodia, la grammatica diventa un gioco che respira e le regole s'incarnano in creature attive e impertinenti. La protagonista è la stessa del libro precedente: l'intrepida Giovanna, ragazzina animata, come Alice, da una curiosità che schiaccia la paura.
Stavolta il suo viaggio sull'isola del Congiuntivo, controllata dal brutale dittatore Necrode, corre tra le insidie delle parole e il glorioso piacere della loro conquista. Dopo un intreccio esuberante di avventure, l'esploratrice giungerà a capire che la ricchezza del mondo si riflette, borgesianamente, in una biblioteca immensa e generosa di scoperte.

sempre in rete ho trovato una frase tratta dal libro, che mi sento di condividere a pieno:

"abbiamo bisogno di dormire per dare abbastanza spazio al sogno"

io sento continuamente il bisogno di evadere, di esplorare idee, di perdermi un pò nei pensieri e la vita ordinaria è piuttosto in conflitto con una necessità come questa. è per questo che mi piace dormire, penso. non un desiderio di non fare, ma il desiderio di non fare di fretta, di vivere quel ristretto momento della giornata in cui il sogno e la realtà sono perfettamente abbinati, senza compromesso.

6 commenti:

  1. Che bello! Mi piace tutto quello che fa uscire "l'imparare" dalla noia e la monotonia e diventa un bel gioco istruttivo.
    Concordo anche sulla frase che hai postato. Anch'io adoro dormire e sono una sognatrice incallita. Non avevo mai pensato al legame tra le due cose. Buona settimana Serena.

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    1. da quando ho figli, e quindi la mia possibilità di dormire/riposare si è drasticamente ridotta, mi interrogo su questo mio bisogno che non trova pace! c'è chi si abitua, io invece continuo a ricercare spazi di ozio e quiete, se non proprio di sonno! all'inizio mi dicevo che era sintomo del fatto che non volessi crescere. adesso, che sono più in pace con me stessa, mi accorgo che il sonno è solo un mio modo per rimanere in contatto con una parte di me che fatica a esprimersi nel quotidiano, perchè io sono senz'altro una sognatrice ad occhi aperti, ...e qualche volta pure chiusi!

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  2. Il libro sul congiuntivo mi sembra davvero un'ottima scoperta... Grazie serena...

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  3. ehm... io pure sono sempre stata una dormigliona... ma soffro anche di insonnia, speso, soprattutto in questo ultimo periodo. Mi sveglio speso verso le tre di notte e finisco per addormentarmi verso le sei. La testa gira in mille pensieri. Molte volte le migliori ispirazioni mi vengono proprio in quelle ore, anche se non riesco ad alzarmi e mettermi al lavoro, solo poche volte l'ho fatto.

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    1. ti capisco, anch'io ho avuto un periodo in cui mi svegliavo alle 3 e fino alle 6 non riuscivo a riprendere sonno... tremila pensieri e in effetti anche molte idee. ma di alzarmi nemmeno il pensiero!!!

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