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venerdì 9 novembre 2012

"Invece il cento c’è"

Il bambino
è fatto di cento.

Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare

cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire

cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.

Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.

Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.

(Loris Malaguzzi - pedagogista)

5 commenti:

  1. questo pedagogista non lo conoscevo, mi ci sono imbattuta x caso sul web e ho cercato altre informazioni su di lui. pensa che è anche grazie al suo metodo pedagogico per le scuole dell'infanzia che l'emilia romagna iniziò negli anni '70 a definirsi come la regione italiana con le migliori strutture materne e nel '91 uno dei suoi asili è stato definito dal Newsweek come la più avanzata istituzione per la prima infanzia nel mondo!

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  2. Adoro questa poesia!
    Che carino il tuo blog:-)
    A presto!
    :-))

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  3. Pss, come si fa ad aggiungersi ai tuoi lettori fissi?
    :-)

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  4. non ne ho la minima idea! non sapevo che si potesse fare...forse è un'opzione che non ho messo, devo spulciare ancora un pò blogger! comunque grazie per la curiosità!

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